Un ballo delle poltrone al Comune di Mesagne  In evidenza

Luglio 10, 2016 2997

comune parcheggio della polizia localeLa bozza definitiva della nuova pianta organica

del Comune di Mesagne è pronta. In questi giorni il sindaco, Pompeo Molfetta, ne ha consegnata copia agli interlocutori affinché possano avanzare eventuali osservazioni. La prima novità che salta agli occhi è che delle attuali 13 aree funzionali nel nuovo piano ne sono state previste 9. Non è certamente una drastica riduzione come, invece, si era capito in un primo momento. La prima area è quella "Sociale e culturale", affidata alla direzione di Concetta Franco; la seconda è l'area "Tecnica", che accorpa i servizi dei Lavori pubblici e Urbanistica, che dovrebbe essere affidata a Savino Martucci, già funzionario capo del Comune; la terza area è "Sviluppo Economico", affidata a Lucia Baldassarre; la quarta area è "Risorse umane e tributi" gestita da Lucia Gioia; la quinta area "Servizi al territorio" affidata a Francesca Andriola; la sesta area "Servizi finanziari" affidata a Francesco Siodambro. E' stata creata una sottoarea "Piano sociale di zona - Ambito 4" che dovrebbe essere affidata a Cosima Campana sotto la direzione di Concetta Franco. Poi c'è l'area della polizia locale che dovrebbe essere diretta da Bartolomeo Fantasia. Infine, c'è l'area autonoma dell'ufficio Legale diretta da Annalisa Valente. Questa rimodulazione della pianta organica non è certo "rivoluzionaria" poiché, di fatto, ha mosso solo alcune pedina su di una scacchiera piuttosto incerta. Molfetta ha fatto solo un ballo delle poltrone. Peraltro nell'ultimo Consiglio comunale ai consiglieri è stata consegnata una nota dell'ufficio Cultura, sottoscritta da diverse operatrici, in cui hanno riassunto il lavoro da loro svolto negli ultimi cinque anni. Forse temendo di essere sottoposte, come per altri dipendenti comunali, a un turnover che, per la verità, potrebbe essere solo salutare per evitare pericolose radicalizzazioni. Un altro aspetto del piano di ristrutturazione della pianta organica che il sindaco chiarirà è legato al risparmio, se ce ne sarà, in termini economici. Passare da 13 a 9 aree, infatti, potrebbe portare o a un risparmio, non certo considerevole, oppure a nessuna flessione delle retribuzioni. In pratica tutto resterà, quasi, come prima. "La realizzazione di un assetto dei servizi funzionale all'attuazione degli obiettivi e dei programmi predisposti dagli organi di direzione politica, tenuto conto dell’avvenuta rideterminazione della dotazione organica e conseguente necessità di ridefinizione della attuale struttura, è tesa all’accorpamento delle posizioni organizzative in un’ottica di semplificazione e razionalizzazione dell’attuale assetto organizzativo", ha spiegato il sindaco Molfetta.